
Giampaolo Annese 7 il Marzo 23 sul Carlino cita dirigenti del Centrodestra che sono favorevoli all’abolizione delle Unioni e che meriterebbe dai politici di sinistra molta, molta attenzione…
Così scrive:
…” Terzo punto in agenda ( del Centro desta), l’abolizione dell’Unione dei Comuni”: «A Modena in particolare è un organo di secondo grado fin troppo utilizzato, ormai solo tre Comuni su 47 sono fuori dalle Unioni: Modena, Mirandola e Montese. Capita spesso che Comuni del centrodestra eletti dai cittadini finiscano in Unioni guidate dal centrosinistra non elette da nessuno che regolano le politiche sociali e di bilancio, di fatto esautorando le prerogative e quindi il criterio di rappresentanza dei Comuni su voci decisive. Se proprio si vuol collaborare su singoli temi, per esempio il turismo o la polizia locale, sono sufficienti le convenzioni, non occorre istituire organi ulteriori»…
Fino ad oggi il Centrodestra criticava il funzionamento delle Unioni Comunali, ma non ne metteva in discussione l’esistenza. Oggi invece lo fa! Va tenuto presente che la soluzione che il Centrodestra propone. “chiudere l’Unione e fare delle convenzioni specifiche su specifici ambiti” è tecnicamente praticabile.
Le Unioni, sia in provincia di Bologna che in Provincia di Modena sono in difficoltà politica ed anche economica. Se pensiamo all’Unione Terre di Castelli, emerge come negativo il numero spropositato di Convenzioni. Fa sorridere che almeno 5 Convenzioni tra Comuni e Unione anticipino leggi che non sono mai state approvate. Siamo di fronte a Convenzioni giuridicamente infondate e quindi nulle. Basterebbe dunque una delibera Unionale che preso atto della infondatezza… le annulla.
Le convenzioni poi che riguardano i servizi sociali, compresi i Nidi , vedono i comuni che forniscono finanziamenti all’Unione Terre che a sua volta li gira all’Azienda per i servizi alla persona. Azienda che è governata da un Consiglio d’amministrazione composta dai sindaci. In questo modo il bilancio dell’Unione Terre è gonfiato e l’Unione sembra più grande di quello che è in realtà.Sarebbe perciò più ragionevole chiudere le convenzioni sui servizi sociali dell’Unione e girare i soldi dal Comune direttamente all’Azienda dei servizi alla persona, saltando l’Unione. Di certo ci sarebbe meno burocrazia, il controllo democratico sarebbe facilitato.
La questione delle Unioni, visto le intenzioni della destra che le vuole abolire nelle prossime elezioni comunali sarà bollente . C’è ancora un po’ di tempo per porvi riparo! Ricordiamoci che i comuni si vincono o si perdono per una manciata di voti ( 1 a Savignano e 17 a Vignola ecc..) ….