
INTERVENTO EDILIZIO CASINETTO – SCUDERIE: QUANTE DOMANDE SORGONO!
Ripubblichiamo post con cui un anno fa inziò questa vcenda. Fa male vedere dei giovani consiglieri così disponibili alla Cementificazione del paese|
Anzitutto inquadriamo l’area: stiamo parlando dell’area agricola tra il cimitero e la discoteca le Scuderie, dietro l’officina Amadessi e Galli, vicino allo stabilimento della Crown (ex Metal box) di via Ghiarole.
In questa area è previsto dal nostro PRG, fin dal 1996, un intervento misto: metà PEEP e metà edilizia libera. Ai primi anni 2000 sono partiti altri interventi uguali (PEEP – Edilizia libera), vedi i due interventi di via Gandhi: la Vanga e la Pesa vecchia. Vedi l’intervento di espansione del quartiere Resistenza, la Fornasina, dove è stata realizzata anche la nuova Coop. Poi l’intervento a Ponte dell’oca dove è stato realizzato il nuovo nido. E infine i due interventi a San Vito: San Vito est e San Vito ovest. In tutti questi 6 interventi sono stati realizzati appartamenti con la modalità del PEEP, ovvero un costo di acquisto più basso iniziale e la possibilità di riscattare l’area dal comune dopo alcuni anni.
Mentre il Casinetto dalla relazione tecnica allegata alla delibera di Consiglio comunale del 20.12.2021: Il “vecchio” comparto di espansione residenziale C2, convenzionato in data 27/12/2007, non ha mai trovato attuazione per vari motivi.” Il fallimento della proprietà dell’area ha poi bloccato tutto.
Oggi sulla pressione della nuova legge regionale che pone una tagliola temporale per le previsione urbanistiche che non sono ancora state attuate qualcosa si è mosso: “Il comma 5 del predetto art. 4 della l.r. 24/2017, nel testo modificato dall’art. 9, comma 1, L.R. 31 luglio 2020, n. 3, a decorrere dal 1° agosto 2020, prevede che la stipula della convenzione urbanistica relativa agli strumenti di cui ai commi 1, 2, 3 e 4 deve avvenire entro il termine perentorio di sei anni dalla data di entrata in vigore della presente legge. Trascorso tale termine, i medesimi strumenti urbanistici perdono la loro efficacia. La convenzione deve altresì prevedere termini perentori, a pena di decadenza, per la presentazione dei titoli abilitativi richiesti, allo scopo di assicurare l’immediato avvio dell’attuazione degli interventi.”
Quindi se i proprietari delle aree non decidono di realizzare il piano particolareggiato del 2007 perdono i loro diritti urbanistici!!!
Proviamo a vedere com’era il piano originale e poi le modifiche richieste dalla nuova proprietà.
Il piano originale prevedeva quattro blocchi di abitazioni (2 PEEP e due edilizia libera) quasi uguali tra via Ghiarole e le Scuderie, allo sbocco delle vie Don Bondi, de Amicis e dei Liutai. Per un totale di circa 100 appartamenti (circa 45 PEEP e circa 55 liberi).
La nuova proposta prevede di realizzare solo 14-15 appartamenti in edilizia a prezzi convenzionati e circa 83-88 in edilizia libera. In cambio di questa “miglioria” o “regalo” ai proprietari dell’area da parte del comune, questi cedono la parte di terreno vicino al cimitero (per realizzare degli ampliamenti del cimitero stesso) e un terreno agricolo confinante con lo stabilimento della Crown (per realizzare un bosco).
Tutto qui?
L’amministrazione comunale rinuncia a 30 appartamenti a prezzi calmierati regalandoli alla proprietà in cambio di un terreno agricolo (valore di mercato € 4,50 al metro quadro!!!) per farci un bosco e un terreno per ampliare il cimitero (che in parte i privati avrebbero già dovuto cedere al comune come verde pubblico, basta guardare l’attuale PRG).
Già questo farebbe discutere tanto, infatti sulla base della nuova legge regionale sarebbero i privati ad avere tutto da perdere e il comune potrebbe tranquillamente stare alla finestra, senza dover mettere in campo risorse pubbliche. Anzi, se il piano decadesse l’area tornerebbe ad essere agricola e di conseguenza l’eventuale esproprio del terreno confinante con il cimitero si potrebbe fare tranquillamente ad un prezzo molto contenuto.
Non basta però! Ai proprietari viene anche concesso di realizzare un supermercato di circa 1.500 metri quadri (sull’area del parcheggio dell’attuale discoteca) in cambio di una palestrina: UNA PALESTRINA? IN QUELL’AREA? FUORI DAL PAESE?
La palestrina è infatti di appena 400 metri quadri (20 metri per 20 metri)!!!
Domanda: con il CONAD, la COOP e il LIDL (tutti e tre o nuovi o rinnovati) abbiamo bisogno di un altro supermercato? I negozi alimentari di San Vito, del centro storico e di fondo bosco sentono davvero la necessità di questo nuovo supermercato? Gli spilambertesi hanno bisogno davvero di questa offerta?Già con Amazon abbiamo visto come l’attuale amministrazione intende l’interesse pubblico: rinunciando ad un lotto artigianale a prezzi calmierati ed accettando l’enorme capannone e le relative ricadute in cambio di una “ciclabilina”.
Con questa variante facciamo i conti:
Il comune rinuncia a circa 30 appartamenti PEEP per farli realizzare in edilizia libera con un ricavo aggiuntivo per i privati di almeno 1,5-2 milioni di euro (almeno € 50-60.000 ad appartamento in più) in cambio di terreno agricolo che costa 4,50 € al metro quadro.
Il comune favorisce la riconversione della discoteca a ristorante e accoglienza autorizzando un supermercato di 1.800 metri quadri facendosi dare in cambio una palestrina di 400 metri quadri (20 metri x 20 metri, misure esterne) per un contro valore di € 546.000.
Avete idea a che prezzo possa essere venduto un supermercato alimentare di 1.800 metri quadrati (superficie di vendita inferiore ai 1.500 metri quadri)? E il relativo guadagno?
E il comune si accontenta dell’aumento del valore teorico del terreno da parcheggio a commerciale?
Ricapitolando: con questa legittima delibera l’amministrazione comunale ha fatto al meglio l’interesse pubblico? Noi crediamo di No!
Poteva, infatti, aspettare la decadenza della previsione urbanistica dell’area e riaverla come agricola.
È interesse anzitutto della discoteca, a prescindere dal contesto attorno, riconvertirsi a ristorazione e accoglienza vista la situazione storica disastrosa in cui versano le discoteche da anni.
Spilamberto NON ha nessun bisogno di una nuova struttura commerciale di vendita.
E infine, ammesso che tutto quanto scritto sopra non fosse vero, almeno l’accordo dovrebbe essere più sostanzioso per Spilamberto.
Nota
Ringraziano anche le giovani coppie in cerca di un appartamento a prezzo calmierato ed al ringraziamento si associano pure le botteghe di Spilamberto. Cemetificazione e vvaiii!!