. Dopo l’inaspettato ed imprevedibile risultato della Schlein al congresso del PD, si comincia a discutere delle prossime elezioni comunali oltreché delle elezioni Europee.

 Elly Schlein, Giorgia Meloni hanno rotto il tetto di cristallo: sono l’una ai vertici dello Stato l’altra .segretaria del PD. Nonostante ciò il patriarcato è ancora pervasivo ed in molte zone la fa da padrone. In Unione Terre di Castelli tutti i comuni hanno avuto, tranne Spilamberto, sindaci donne e questo pare stia per accadere anche a Castelvetro, dove la vice sindaca   è la naturale candidata a Sindaca di Castelvetro.  Zocca, Guiglia, Vignola, Marano, Savignano e Castelnuovo   hanno avuto sindaci donne, a Vignola ben tre. A  Spilamberto non c’è ancora stata una sindaca.

Il clima politico nazionale è ovviamente cambiato e si “mangia” anche i comportamenti locali virtuosi  come lo furono quelli del civismo, e sarà quindi naturale provare ( Che non vuol dire farlo per forza)  ad immaginare la fusione delle tre liste che si misurarono  nella passata consigliatura: quella sostenuta dal PD, quella eco-civica e quella di Rifondazione – Sinistra Italiana, per costituire una lista di coalizione civica sostenuta dal Partito Democratico, Sinistra Italiana, Verdi, 5 Stelle, Rifondazione ed Unione Popolare. Ma quello che non può funzionare è  pensare che  il PD ( A Spilamberto al Senato  ha ottenuto solo il 32,9% )  decida  e gli altri si accodino. A Pavullo   questo atteggiamento politico non ha  portato il PD neppure al ballottaggio.   Si deve decidere  tutti insieme, prima,  concordando   gli indirizzi programmatici, poi insieme definendo  i criteri per individuare le caratteristiche ed i parametri  della  candidata a Sindaca. Infine insieme si sceglie la candidata che ci dovrà rappresentare e che dovrà impegnarsi a fare quello che è mancato in questi 10 anni:  dare una visione di prospettiva di medio periodo  alla nostra città.  

 Due criteri  sono in questa fase politica imprescindibili  “niente  terzo mandato” e   “la  candidata  deve essere  una donna”. Basta con la misoginia politica alla  Spilambertese ! Donne competenti  provenienti dall’ imprenditorialità ,’dall’amministrazione, dall’area sanitaria nonché dal sindacato e dal mondo associativo in grado di prendere in mano il destino della nostra comunità,  ci sono. Siamo noi politicisti che non vogliamo vederle “Arrivare”.  Il patriarcato abita ancora nelle nostre anime di maschi di sinistra? se così è, va superato!

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