Spilamberto, San Vito: un doloroso schiaffo all’ambiente

Presentato ieri sera ( 16/2/23 ) il progetto di un centro polivalente di San Vito per rispondere ai bisogni delle famiglie.

Si potrà ricominciare a costruire lungo e in adiacenza al torrente Guerro, dopo cinquant’anni di ferma e convinta necessita della tutela di un territorio sensibile, naturale e che presenta fragilità ambientali.

Il comune di Spilamberto ha deciso che si poteva tornare a cementificare saranno tre corpi di fabbrica ed una massicciata in cemento direttamente collocate all’esterno del territorio urbanizzato ed all’interno del vincolo idrogeologico dei corsi d’acqua

Il torrente Guerro è un corso d’acqua minore che nasce nelle prime colline dell’appennino emiliano nel comune di Serramazzoni (rio Traino affluente di destra) il comune di Marano sul Panaro, Castelvetro e Spilamberto per immettersi a sinistra in prossimità dell’abitato Ponte Guerro nel fiume Panaro, e come tutti questi corsi d’acqua, quando piove all’interno dello spartiacque (bacino imbrifero) che lo alimenta assume un carattere tumultuoso e sono continui gli interventi, di risagomatura e di rinforzo delle arginature lungo tutto il suo corso.

A San Vito, in quel luogo, negli ultimi anni a seguito delle continue piene che lo caratterizzano abbiamo avuto una tracimazione, la regione con un intervento da 700.000 euro, ha eseguito opere il ripristino e risagomatura dell’alveo e delle arginature con la posa di massi ciclopi subito portati via dalla piena e riposizionati.

La terza piena dopo questo intervento ha scalzato la pila sinistra del ponte ciclo-pedonale costringendo sempre la regione a demolirlo e provvedere alla sua ricostruzione.

Un progetto, a cui pare manchi soltanto il parere della soprintendenza, dal costo superiore ai 2 milioni pur non essendo ancora completamente definito, pertanto, in attesa soltanto degli ultimi ritocchi godrà di un finanziamento proveniente dai fondi del PNRR.

Questo quello che Spilamberto approvava prima sulle strategie ambientali: va posta attenzione al rapporto dei tessuti insediativi con i corsi d’acqua minori del torrente Guerro,  considerando le opportunità aperte da possibili interventi di ristrutturazione e rigenerazione urbana per recuperare spazi e qualità dei luoghi da ricondurre alla funzionalità naturale dei fiumi e ridurre la pressione ed il carico insediativo.

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