
Sui Referendum sulla giustizia i promotori non sono riusciti a raccogliere le firme necessarie e quindi sono stati presentati da 9 Regioni di Centrodestra. Questa volta non vado a votare, perché serve un segnale forte, poiché non si può chiamare al voto i cittadini su quesiti bagatellarli, risolvibili in un pomeriggio in commissioni giustizia in Senato e nella Camera dei Deputati. Il Parlamento lo “pagano per fare questo” . I referendum di solito toccano temi grandi di coscienza che dividono i cittadini con impatti etici notevoli come l’Eutanasia, la legalizzazione della Cannabis, il Divorzio ecc.. e suppliscono la politica che si è incartata per ragioni complesse. I referendum non debbono essere usati per minuzzaglie di bassa politica. E’ semplicemente ridicolo che la politica (Regioni) debba promuovere lei i referendum. Non voglio neppure immaginare i costi evitabili per le casse dello stato, quando, appunto, in sede redigente, con due sedute del Parlamento si sarebbe risolto il problema. Questa volta con dolore ho deciso: No, non voto!
Omer Bonezzi