Il Sindaco ha fatto outing : “dobbiamo convincerci che il comune unico è il futuro”.

OtemaCi ha rivelato quello che tutti sapevamo da anni: vuole il comune unico. (Leggi articolo della Gazzetta del 27 agosto  sotto) Ebbe vasta eco d’altronde, alcuni anni fa,  questa sua proposta che  catturò l’interesse della stampa. Peccato che il voto per diventare sindaco non l’ha chiesto sulla cancellazione del comune di Spilamberto ma sul miglioramento dell’Unione. Quanti avrebbero votato un candidato che si presentasse come il “terminator” del proprio comune?

Interessante la dichiarazione del Sindaco che riportiamo. ”  Come amministratori dell’Unione quello che stiamo facendo non è qualcosa di ordinario, ma di straordinario. Si tratta di cominciare a pensare come potrà essere il nostro territorio tra vent’anni, tra trenta , cinquanta anni, attraverso un progetto d’avanguardia.”

Dai deliberati risulta che a Nomisma non è stato affidato un orizzonte così “impegnativo”: come quello prefigurato dal Nostro Sindaco. La proposta di Umberto  richiederebbe energie ed investimenti ben maggiori dei 30 mila euro che verranno sprecati per lo studio di fattibilità. O magari molto più modesti:

ci si potrebbe rivolgere al mago Otelma che, utilizzando le carte divinatorie dei tarocchi , potrebbe darci buone indicazioni sul nostro futuro.

Aspettiamo, dopo le dichiarazione del Sindaco alla Gazzetta,   la regolare smentita politica. Resta il fatto che le ragioni per cui vuole  la fusione sembrano, ai più, una questione personale piuttosto che d’interesse della comunità locale.

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Una risposta a Il Sindaco ha fatto outing : “dobbiamo convincerci che il comune unico è il futuro”.

  1. Dimer ha detto:

    Oltre all’ovvia considerazione che non sono poi tanto pregiudizievoli le osservazioni rivolte allo studio di fattibilità, resta davvero aleatorio il ragionamento di fondo, ossia cosa si intenda per “ordinario” e “straordinario” relativamente al ruolo e alle funzioni istituzionali spettanti ai Comuni.
    Ad esempio: cosa ne pensiamo dell’autonomia impositiva dei Comuni? Cosa ne pensiamo della necessità che assolvano ai servizi essenziali di natura pubblica? Questa è l’ordinarietà e non mi pare che sia al momento assicurata.
    Cosa ne pensiamo della conservazione e valorizzazione del territorio? Pensiamo che le norme del così detto “Sblocca Italia” vadano in questa direzione?
    Se non si definisce cos’è ordinario, come si fa a parlare dello straordinario?
    Una domanda sommessa: ma qualcuno discute di queste cose in casa PD?
    Ancora: se ci fosse stata la fusione e il PSC avesse proceduto così com’era, pare alla gente di buon senso che ci fosse un’analisi e una proposta coerente con i bisogni presenti e futuri?
    Anche solo a dire della popolazione: veniva sempre data in aumento: pensavano in grande o faceva comodo?

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